Venerdì 29
gennaio a Corridonia ore 21 presso il Centro di aggregazione giovanile,
si ricorda come la macchina nazifascista, campo di smistamento come di
morte, abbia agito a due passi da noi, indisturbata, nel frastuono della
guerra e nel silenzio delle coscienze.
SFORZACOSTA, CAMPO N.53. GLI INTERNATI DELLA PORTA ACCANTO
Con l'intervento della direttrice dell'Istituto storico della resistenza di Macerata, dott.ssa Annalisa Cegna
e la proiezione del documentario di Damiano Giacomelli (realizzato con gli studenti dell'I.I.S. F. Filelfo di Tolentino).
Sciarada proporrà letture selezionate insieme alla SOMS.
Sciarada proporrà letture selezionate insieme alla SOMS.
Anche il pubblico è invitato a contribuire con brani sul tema, da condividere insieme.
'Ci si passa davanti e si prosegue oltre, senza accorgersene, cercando chissà quale imponente, tetra struttura segnalata da cartelli. Eccolo, l'ex campo di concentramento, a due passi dalla stazione, incastrato in mezzo al via vai di auto e merci, a ridosso di una chiassosa sala giochi (...). Chi vi abita vicino deve averci fatto l'abitudine, o non deve proprio sapere cosa accadde oltre l'ingresso a volta: provoca una strana sensazione redersi conto che la 'storia' è trascorsa attraverso e sotto questi spazi senza lasciare tracce evidenti, terremoto di coscienze, incendio di innocenza, piuttosto scorrendo via allo stesso modo del placido fiume Chienti, silenzioso, pochi metri più in là. (Caterina Morgantini, "Sforzacosta. Il lager dimenticato", in: Femminile Plurale, a cura di C. Babino).
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