Identità e Frontiere. 25 aprile. Resistenza e Liberazione. Tempo per pensare e riscrivere i concetti di patria e di confini, in un'Italia ed un' Europa meticce, alle prese con nuovi muri e vecchi razzismi.
<<la mia posizione... é di straniero nella mia nazione...>>
("Lo Straniero", Sangue Misto)
Partendo dai patimenti, i confini e le galere di tanti, come Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, che resistettero allo stato Fascista guardando oltre di esso. Col “Manifesto di Ventotene” diffusero il sogno di <<Un’Europa libera e unita. - Essa come - premessa necessaria del potenziamento della civiltà moderna, di cui l’era totalitaria rappresenta un arresto. La fine di questa era sarà riprendere immediatamente in pieno il processo storico contro la disuguaglianza ed i privilegi sociali. Tutte le vecchie istituzioni conservatrici che ne impedivano l’attuazione saranno crollanti o crollate, e questa loro crisi dovrà essere sfruttata con coraggio e decisione.>>
Il coraggio di antifascisti, italiani prima ed europei poi, di iniziare l'unificazione dell'Europa ha disarmato per lungo tempo la pericolosa spirale che dai nazionalismi arriva ai totalitarismi. Grazie a questo abbiamo vissuto gli effetti benefici di tale visione, fatta anche di guerra fredda, ma sopratutto di pace calda, di espansione dei confini politici, prima che geografici, dell'UE.
Non ci resta che andare orgogliosi del cammino intrapreso, ma, oggi, in che direzione stiamo andando?
A mezzo secolo di distanza ci troviamo ad un critico punto di svolta. Evidenti limiti di democrazia delle strutture istituzionali sovranazionali, la concentrazione delle forze principalmente al settore finanziario-economico, il mancato riconoscimento di pari dignità e diritti ai cittadini dell'UE: il tutto ha portato all'arresto progetto unificazione. Mentre il mondo interno si complica fino a rischiare l'implosione democratica e sociale, quello esterno esplode ed invade le barriere da tempo erose dalla globalizzazione. Economie depredate dai nostri sistemi, guerre spesso commissionate da stati/imprese “amici” e diritti soppressi spingono masse di uomini, donne e bambini ad entrare nella nostra visione.
Abbiamo già vinto la paura di unirci con gli altri popoli europei, dobbiamo ritornare ai tempi della paura dello straniero, del futuro, alla rinascita de nazionalismi ed alla costruzione di nuovi muri?
Ripartiamo dal 25 aprile, per un'Europa democratica ed antifascista!
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