✓ IL RISVEGLIO DELLA SIBILLA
foto di Eddy Bucci ed Eleonora Ponzio
24 aprile @ SOMS, Corridonia
La leggendaria profetessa Sibilla pare essersi risvegliata da un lungo sonno, stavolta per ingoiare intere località montane e non solo eroici cavalieri solitari.
La mostra “Il risveglio della Sibilla”
raccoglie una serie di fotografie scattate nei luoghi dei Sibillini
colpiti dal recente sisma, in particolare sono rappresentati i borghi di
Arquata del Tronto, Castelluccio di Norcia, Montegallo, Amandola,
Garulla e Gualdo.
Le foto sono state realizzate da Eddy Bucci ed Eleonora Ponzio, lavorando con attrezzatura analogica e curando personalmente le stampe in camera oscura.
La nostra passione è la pellicola. Ci piace quell’attesa che consente di riflettere sullo scatto con più lucidità. Ma soprattutto ci piace lavorare su ogni scatto come un momento unico e irripetibile, che è anche un pretesto per narrare qualcosa di più grande e di più importante dell’immagine stessa.
Il progetto è organizzato in collaborazione con l’associazione giovani Mons Gallorum di Montegallo (AP).
L'associazione, dopo il sisma che ha colpito il comune di Montegallo,
ha deciso di impegnarsi attraverso un'iniziativa di solidarietà sociale
Ricomponi AMO Montegallo. L'obiettivo è quello di raccogliere fondi, che
saranno utilizzati per organizzare una serie di eventi e di attività
ricreative sul territorio, in collaborazione con l'amministrazione
comunale e le attività commerciali.
✓ STORIE DI BORGHI
foto di Michele Massetani, Giulia Falistocco e Marco Gentili per TerreInMoto
25 aprile @ Piazza Mazzini (IRCR), Macerata
Il territorio marchigiano è un territorio plurale, ricchissimo di storie e di narrazioni. Anche il terremoto che ha colpito la nostra regione non fa eccezione.
Per questo abbiamo deciso di intraprendere un racconto fotografico che tenti in qualche modo di narrare questo evento che ha scosso profondamente la nostra terra affidandoci a diversi fotografi e seguendo come filo conduttore le "Storie dai borghi" della giornalista Loredana Lipperini.
In questo modo vogliamo costruire una narrazione che inizi dalle scosse di agosto e di ottobre raccontando i problemi, le mancanze istituzionali, i piccoli drammi quotidiani, ma che non si fermi a questo e che ci narri anche la tenacia, la voglia di ricominciare, le storie di rinascita che sono nate e che nasceranno come reazione al terremoto. Perché se è vero che qualcuno sta perseguendo più o meno consapevolmente la cosiddetta “strategia dell’abbandono”, è altrettanto vero che gli abitanti di questa terra bellissima sono così testardi che non cederanno allo sconforto e alla rassegnazione e torneranno un giorno a popolare i nostri piccoli borghi montani dai quali oggi sono dovuti fuggire.
Foto di Michele Massetani
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Foto di Marco Gentili |
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