In quegli anni esplodeva un movimento eccitante che occupava centri sociali ovunque e si faceva spazio nella società italiana. Il nostro obiettivo era di esaltare lo spessore poetico e culturale della sua umanità interna e organica. Bruciavamo di passione. Parlavamo alla comunità. Raccontavamo una storia collettiva.
(Militant A, Assalti Frontali)
Assalti Frontali ovvero... Spazi Liberati. Oltre vent'anni di rap e attivismo tra occupazioni, piazze e strade. L'antifascismo come valore primo. Non c'è gruppo che incarni meglio l'indole di questa festa. Non potevano che essere loro a suonare la serata del 25 aprile (ore 22.30), nella giornata centrale della 3 giorni di iniziative resistenti.
Li ci sono chiese, macerie, moschee e questure
Li frontiere, prezzi inaccessibile e freddure
Li paludi, minacce, cecchini coi fucili, documenti, file notturne e clandestini
Qui incontri, lotte, passi sincronizzati, colori, capannelli non autorizzati, uccelli migratori, reti, informazioni, piazze di tutti i like pazze di passioni
Strade, piazze, luci sfocate, segni sui muri, basi occupate
Solo qui in quartiere ce ne saranno venti
Un pò di ossigeno per vivere le vite differenti
ho una banda planetaria con rom romeni siamo dentro un ex concessionaria
italiani peruviani eritrei e marocchini
abbiamo casa dolce casa qui
come cambiano i destini
siamo in occupazione
occhiate di avversione
verso la ps i cc accorsi col plotone
prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
noi siamo la comunità toglietevi il cappello
ora accendo la miccia di una Roma meticcia
io metto la faccia e questo cuore sembra di un marziano
questa banda mette i brividi
e mi fa artigiano con queste mani costruiamo nuovi spazi vitali
vengo dai medi dalle sedi dei centri sociali
capaci di piangere ancora grandi emozioni abbiamo dei sogni
senza troppe illusioni
coraggio siamo artisti
coraggio agli attivisti
sempre in guerra
contro i razzisti porci post fascisti
Sul palco insieme ai rapper Militant A e Pol G ci sarà anche Il Nano, funambolico freestyler. Questa è la sua storia, raccontata dallo stesso Militant A sulle pagine de Il Manifesto:
Alcune voci dicono che tra gli 8 ci fosse un nano. Il nano. Non so se sia vero o solo frutto di fantasia. Io ho provato a raccogliere queste voci incontrollate su di lui. Del nano si dice che sia sardo e che arrivò a Roma nella primavera scorsa. Sembra che sia stato conosciuto in Palestina, in un piccolo paese della Cisgiordania, Jayouss, durante una carovana chiamata: “Sport sotto l’assedio”. Dopo le partite di pallone, nel buio dei campi palestinesi, tra sirene d’allarme e bombe in lontananza, lui teneva su il morale dei 150 romani presenti, improvvisando rime e rap sugli avvenimenti della giornata. I romani, provenienti un po’ da tutti gli spazi sociali della capitale, sono dei gran sentimentali e per ricambiarlo di quei momenti magici gli fecero un posto d’onore nel loro cuore. Si vocifera che pochi giorni dopo il ritorno dalla Palestina, durante un affollatissimo concerto Rap e Reggae a Monterotondo in ricordo di Angelo Frammartino, il Nano salì col suo gruppo sul palco e lì sotto si ritrovò quasi tutta la carovana. Mentre gli occhi luccicavano per l’emozione vide srotolarsi uno striscione su cui era scritto: “Ce l’abbiamo solo noi il Nano”
Prima e dopo il concerto degli Assalti, spazio al trio di dj Sub Farmer Sound con una selezione che spazia tra hip hop, drum'n'bass e dupstep.
Ma la giornata musicale inizierà molto prima...
Alle 15.00 dalla SOMS partirà infatti una parata aperta a tutti i cittadini musicata dalla storica Mabo Band che condurrà al parco Villa Fermani. Sarà un modo divertente, collettivo e simbolico per riappropriarci delle strade di Corridonia con un gruppo di instancabili musicisti che trovano il proprio spazio espressivo naturale in performance itineranti dove amano coinvolgere il pubblico rendendolo parte attiva dello spettacolo.
Giunti al parco inizieranno le attività del pomeriggio, distribuite non solo temporalmente ma anche spazialmente, con le singole associazioni partecipanti che "occuperanno" zone della Villa Fermani con le proprie proposte. Il dibatitto "Spazi Liberati - Forme e luoghi di contemporanea resistenza" (ore 17.00) con Lorenzo Teodonio, Roberto Ciccarelli e Viola Mordenti sarà il momento di riflessione e discussione sulle tematiche della festa, mentre la musica ripartirà (ore 19.00) con Borghese, cantautore sperimentale che vanta nel suo repertorio una "Bella Ciao" atipica, attuale e simbolica.
Del resto mi sembra coerente
cercare col voto le mani
di chi ha demolito il castello
per farlo più grande e più bello
e per alzarlo di nuovo.
PS: Scopri cosa combiniamo nella altre due giornate della festa:
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