"Spazi Liberati - Festa della Resistenza 2014", ospiterà oltre a concerti, mostre, istallazioni, e iniziative ludiche, anche un doppio momento di riflessione e confronto che si svilupperà al parco Villa Fermani nei pomeriggi del 25 e del 26 aprile.
25 APRILE, ore 17.00
FORME E LUOGHI DI CONTEMPORANEA RESISTENZA
Partiamo dal quesito che ci poniamo ogni anno: cosa significa resistere oggi? Per poi chiederci: esperienze di occupazione possono essere considerate forme di resistenza? Cosa è e cosa può divenire *spazio liberato*? Proveremo a rispondere a queste domande (e a porcene di nuove) insieme a una serie di persone che hanno vissuto in prima persona come attivisti e/o raccontato come giornalisti e saggisti, lotte per la liberazione di spazi, per un dibattito collettivo che toccherà tematiche quali il diritto all'abitare, la partecipazione politica e culturale dal basso, le possibilità di trasformazione del mondo del lavoro in ottica mutualistica e solidale. Ad aprire la discussione saranno Viola Mordenti e Roberto Ciccarelli, co-autori di due libri di recente pubblicazione che molto hanno a che fare con il significato di questa festa.
Viola Mordenti è nata e cresciuta a Roma; è architetto e dottore di studi urbani. Ha studiato la dismissione del patrimonio immobiliare di Roma, il ruolo delle università nello sviluppo urbano, le ricchezze delle periferie. Nel 2003 ha contribuito a fondare l'associazione EtiCity (www.eticity.it). Da sempre impegnata nei movimenti sociali, *ama chi eccede, sottrae e crea spazi nella città*.
Che cos’è il Quinto Stato?
La condizione di parecchi milioni
di lavoratori precari, autonomi
e freelance, di origine italiana
e straniera, che non godono
di nessuna protezione in caso
di maternità,
disoccupazione o malattia,
che non percepiscono un reddito
decente e in pratica non avranno
una pensione. Questi stessi soggetti
cominciano tuttavia a gestire
in maniera indipendente il proprio
lavoro e propongono per sé e all’intera
società un welfare alternativo. Rifiutando ogni retorica vittimista, Allegri e Ciccarelli
mostrano in quali modi il Quinto Stato
sta già promuovendo l’autotutela, la cooperazione tra lavoratori
indipendenti e cittadini,
l’economia della condivisione.
Il Quinto Stato sopravvivrà alla crisi, sostengono gli autori:
e lo farà in un modo capace di mutare
la nostra concezione
di lavoro, di accesso ai diritti,
di partecipazione politica.
Roberto Ciccarelli, filosofo, blogger e giornalista, scrive per il manifesto. Ha pubblicato, tra l’altro, La furia dei cervelli (con Giuseppe Allegri, 2011), 2035. Fuga dal precariato (2011), e Immanenza. Filosofia, diritto e politica della vita dal XIX al XX secolo (2009). È tra i redattori del blog furiacervelli.blogspot.it.
Parteciperà alla discussione anche Lorenzo Teodonio, co-autore del saggio Razza Partigiana, da cui è nato l'omonimo reading musicale che fu presentato alla Villa Fermani un paio di 25 aprile fa. Teodonio ha anche collaborato alla Guida alla Roma ribelle *mettendo penna e bocca in molti luoghi*.
Ci sarà infine un intervento di Sergio Sinigaglia su "Casa de' nialtri" di Ancona, prima occupazione delle Marche a fini abitativi che ha ospitato per 44 giorni una comunità di persone di 14 nazionalità diverse, esempio di lotta multiculturale per il diritto alla casa, la cui vita, breve ma intensa e non certa "finita" nonostante lo sgombero, è raccontata dal libro in uscita "Casa de nialtri - Storia di un'occupazione", edito da Pequod.
Il Campo di prigionia di Servigliano fu costruito all’inizio del Novecento per accogliere circa 10.000 prigionieri; dimezzato sotto il fascismo, venne utilizzato per contenere fino a 5.000 prigionieri nella Seconda Guerra Mondiale; infine, divenne centro di raccolta per i profughi. Il prof. Paolo Giunta La Spada, presidente dell'Associazione "Casa della memoria "di Servigliano presenterà l'importante progetto, che consiste nella realizzazione di un centro, una *Casa della memoria* appunto, dove raccogliere materiale documentario, tenere contatti ed accogliere gruppi per educare giovani ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà. L'incontro, a cura dell'Anpi di Corridonia, sarà introdotto dalla docente di Storia Emanuela Sansoni.
Roberto Ciccarelli, filosofo, blogger e giornalista, scrive per il manifesto. Ha pubblicato, tra l’altro, La furia dei cervelli (con Giuseppe Allegri, 2011), 2035. Fuga dal precariato (2011), e Immanenza. Filosofia, diritto e politica della vita dal XIX al XX secolo (2009). È tra i redattori del blog furiacervelli.blogspot.it.
Parteciperà alla discussione anche Lorenzo Teodonio, co-autore del saggio Razza Partigiana, da cui è nato l'omonimo reading musicale che fu presentato alla Villa Fermani un paio di 25 aprile fa. Teodonio ha anche collaborato alla Guida alla Roma ribelle *mettendo penna e bocca in molti luoghi*.
Ci sarà infine un intervento di Sergio Sinigaglia su "Casa de' nialtri" di Ancona, prima occupazione delle Marche a fini abitativi che ha ospitato per 44 giorni una comunità di persone di 14 nazionalità diverse, esempio di lotta multiculturale per il diritto alla casa, la cui vita, breve ma intensa e non certa "finita" nonostante lo sgombero, è raccontata dal libro in uscita "Casa de nialtri - Storia di un'occupazione", edito da Pequod.
26 APRILE, ore 17.00
CASA DELLA MEMORIA DEL CAMPO DI PRIGIONIA DI SERVIGLIANO
Il Campo di prigionia di Servigliano fu costruito all’inizio del Novecento per accogliere circa 10.000 prigionieri; dimezzato sotto il fascismo, venne utilizzato per contenere fino a 5.000 prigionieri nella Seconda Guerra Mondiale; infine, divenne centro di raccolta per i profughi. Il prof. Paolo Giunta La Spada, presidente dell'Associazione "Casa della memoria "di Servigliano presenterà l'importante progetto, che consiste nella realizzazione di un centro, una *Casa della memoria* appunto, dove raccogliere materiale documentario, tenere contatti ed accogliere gruppi per educare giovani ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà. L'incontro, a cura dell'Anpi di Corridonia, sarà introdotto dalla docente di Storia Emanuela Sansoni.
La breccia nel muro, visibile ancora oggi, attraverso la quale i prigionieri sono fuggiti
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